CHI SIAMO

La nostra cantina è ricca di etichette nazionali e internazionali tra Champagne, Vini, Distillati e Birre, dove i sapori di affettati e formaggi speciali accompagnano gli abbinamenti più insoliti e sposano i gusti più esigenti. Per un aperitivo, o un dopocena, El Gian è il connubio speciale per stuzzicare l'appetito e continuare nel ristorante, o passare del tempo per degustare ottime etichette in compagnia di splendida musica.

Sublimi vini non possono che essere accompagnati a sublimi piatti. Di fronte a “El Gian” si trova il nostro ristorante “El mora”: un luogo raccolto, tranquillo ed accogliente, oltre all’arte nella scelta, nel taglio e nella cottura della carne di qualità, l’offerta di altre “carni”: tonno, astice, ricciola, spada, proposti grigliati, in zuppe e tartara, ponendo sempre l’attenzione sulla qualità e freschezza dei prodotti.

Ci troviamo nella suggestiva cornice del quartiere Colonne di S. Lorenzo a Milano, nella via dedicata a Gian Giacomo Mora, uno degli sventurati protagonisti dell’ingiustizie perpetuata dall’apparato giudiziario del 1630, che abbiamo voluto intrecciare anche la nostra storia.

Dal più piccolo tassello scelto per l’arredo, alla posa del ciuffetto di basilico a completamento del piatto, è con cura e passione che, ogni sera, siamo pronti ad accogliervi.

Lo chef Simone Mambretti ed il suo staff vi aspettano per portavi in un viaggio dedicato ai sensi tre le emozioni di una cucina tipica e ricercata, agli abbinamenti più particolari dedicati alle etichette nazionali ed internazionali della raffinata cantina.

Lo staff: Ristorante El Mora & Enoteca El Gian a Milano

La nostra tradizione
“Mangia,bev e tas, viv in santa pas”
“Mangia, bevi e taci, vivi in santa pace”

Da sempre legati alla città di Milano per le sue tradizioni, linguaggi e per essere uno stimolo in continua evoluzione, El Mora, uso dialettale per intendere il barbiere Gian Giacomo Mora, vuole anche essere un monito per ricordare “quell'ignoranza che l’uomo assume e perde a suo piacere, non è una scusa ma una colpa” (Alessandro Manzoni, Storia della Colonna Infame, 1843).

La colonna infame fu un monumento a memoria del processo agli untori Gian Giacomo Mora e Guglielmo Piazza, posto all'angolo tra le attuali via Gian Giacomo Mora e corso di Porta Ticinese. Eretta nel 1630 dal governo milanese durante la dominazione spagnola e demolita nel 1778 durante l'amministrazione austriaca, la colonna era intesa in origine come marchio d'infamia nei confronti dei due untori. Grazie al celebre saggio di Alessandro Manzoni la Storia della colonna infame, passò alla storia come simbolo della superstizione e dell'iniquità del sistema giudiziario. Oggi, al suo posto, è presente una palazzina e nel 2005 in una rientranza, vennero poste una scultura in bronzo realizzata dal Menegon e una targa a ricordo degli eventi.